Persone a testa in giù

Alessandro Fusacchia
3 min readJun 1, 2017

Marco Savini è nato a Roma nel 1974. Si occupa di computer grafica, volo acrobatico, e nuove tecnologie nel campo della visualizzazione. Fondatore di BigRock, una delle scuole di computer grafica più importanti d’Europa, ha scritto qualche libro su Maya, fatto parte degli AdobeGuru di Adobe, programmato un navigatore aeronautico su iPad, ed è — cosa più importante di tutte — co-autore di due piccoli Savini.

Qualcosa di particolarmente emozionante a cui stai lavorando adesso?

Lavoro a BigRock, una scuola di computer grafica, ed è decisamente la cosa più emozionante che sto facendo in questo momento. Una volta ho letto che “ogni tecnologia sufficientemente evoluta è indistinguibile dalla magia”, ed è per questo che BigRock si chiama Institute of Magic Technologies. A BigRock sono a contatto ogni giorno con ragazzi a cui brillano gli occhi. Si viene qui per diventare bravi a fotografare o a riprendere cose che ancora non esistono; per capire come fare effetti speciali; per creare videogiochi o lavorare con la realtà virtuale. Ma prima di tutto si entra a BigRock per imparare che tutto è assolutamente possibile. Perché il trucco — la cosa che rende davvero emozionante lavorare in questa scuola — è prendere un ragazzo di vent’anni e renderlo consapevole che arriverà un momento ben preciso nel quale tutto il mondo sarà nelle sue mani. Un momento che durerà magari poco, ma nel quale toccherà a lui fare la differenza. Spesso, per far capire ai ragazzi questo concetto, tiriamo fuori una foto in cui si vede un cielo con una sola stella e delle montagne sullo sfondo. Poi chiediamo loro: “notate qualcosa di strano in questa foto?”. Rispondono sempre tutti abbastanza velocemente, e sempre tutti la stessa cosa: “niente… forse solo quella piccola stella”. È in quel momento che comincia la magia. “Questa foto”, diciamo ai ragazzi, “non è stata scattata sulla Terra. Questa foto è stata scattata da Curiosity. Queste montagne sono Marte, e quel puntino luminoso che vedete non è una stella, è la Terra. Tutti noi, con le nostre invidie, i nostri confini, le nostre guerre, siamo tutti dentro quel piccolo puntino quasi inutile che avete a malapena trovato nell’immagine”. Restano a bocca aperta, e tu affondi il colpo. “Visti da Marte non siamo niente. Siamo piccolissimi rispetto a tutto ciò che c’è ancora da scoprire. Tra non molto metteremo piede sul pianeta rosso, le stime dicono più o meno tra una quindicina d’anni: giusto il tempo che servirà a voi per finire le scuole superiori, laurearvi, diventare piloti, mandare il vostro curriculum alla NASA o a SpaceX, diventare astronauti e decollare alla volta di Marte. Perché su quel pianeta sarà un trentenne a metterci piede per primo. Sarà uno di voi. Ma se voi non siete consapevoli di questo, allora tutta l’umanità dovrà aspettare la generazione successiva. Dovrà aspettare quelli dopo di voi”. C’è anche una seconda foto che uso spesso: un distinto signore ottantenne, con gli occhi penetranti e un maglioncino nero. Non lo riconosce nessuno, nemmeno quando dico che è Leonard Nimoy. Poi aggiungo: l’attore che faceva Mr. Spock in Star Trek, e tutti annuiscono. Quando è morto, nel 2015, Samantha Cristoforetti era in orbita, e per rendergli omaggio ha fatto una foto con il segno della mano tipico dei vulcaniani. Mi piace pensare che la computer grafica abbia un po’ di questo: ti aiuta a pensare e realizzare Star Trek, e ciò ispirerà una ragazza magari ancora bambina o adolescente che deciderà da grande di voler andare nello spazio, e che alla fine ci andrà per davvero. Ecco, a BigRock proviamo a cambiare il mondo un pixel alla volta, perché basta davvero che anche uno solo dei nostri ragazzi si convinca di poter realizzare l’impensabile per sperare che succeda veramente.

L’esperienza più interessante che hai fatto negli ultimi anni?

Ne ho fatte davvero tante, sono stato fortunato fino ad oggi. Ma tra tutte ti rispondo senza esitazioni: diventare pilota acrobatico. Perché…

Per continuare a leggere tutta l’intervista vai qui: http://www.fusacchia.it/it/persone-da-non-perdere/item/484-marco-savini.html

Pochi personaggi famosi, di sicuro non una collezione di CV. Solo persone fuori dal comune, che almeno una volta sono uscite dalla propria comfort zone. Cinque domande per scoprire chi sono, e dove stanno andando. Ogni settimana su www.fusacchia.it e in anteprima su Medium.

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Alessandro Fusacchia

Vice Presidente per l'Impatto Sociale di Translated. Curatore del Festival del Pensiero Contemporaneo (Piacenza) e della Pratolungo Unconference (Rieti).