Il futuro dell’intelligenza artificiale

Alessandro Fusacchia
4 min readFeb 27, 2022
L’imprenditore Marco Trombetti (Translated) intervistato dal filosofo Andrea Colamedici (Tlon).

A seguire il breve intervento fatto in apertura dell’evento “Il futuro dell’IA”, che ho promosso come Intergruppo parlamentare IA grazie alla collaborazione di Fortune Italia, che ha dedicato all’IA i numeri in edicola di febbraio e marzo.

Buongiorno a chi è qui oggi e a chi ci seguirà in collegamento, grazie alla diretta sul sito della Camera e di Fortune Italia.

Il primo pensiero non può che andare al ritorno della guerra in Europa. Stamattina ero in Aula qui alla Camera e ho ascoltato il Presidente del Consiglio, venuto a riferire sull’invasione dell’Ucraina. Ha raccontato la drammaticità del collegamento che assieme agli altri leader europei ha fatto ieri sera con il presidente Zelens’kyj, nascosto da qualche parte a Kiev.

Vorrei che arrivasse anche da noi qui, in questo momento, la nostra solidarietà e vicinanza a tutte le persone che vivono in Ucraina e che hanno sperato fino all’ultimo di evitare l’escalation militare, e alla grande comunità ucraina in Italia. Così come vorrei che arrivasse il nostro pensiero all’ambasciatore in Ucraina, Pier Francesco Zazo, e a tutto il personale italiano impegnato sul campo.

Abbiamo deciso di mantenere questo incontro nonostante la gravità del momento. O forse proprio per la gravità del momento. Stiamo attraversando un periodo pieno di eventi singolari: nuove e vecchie distopie come la pandemia o la guerra.

L’apertura dei lavori.

Viviamo un periodo in cui sappiamo quello che sta per finire, ma non sappiamo ancora esattamente quello che sta per cominciare.

Dappertutto c’è una grande trasformazione in atto. Nei lavori che facciamo, nei modi in cui viviamo.

Questo richiede un massiccio investimento da fare, su noi stessi e sugli altri. Per acquisire altre competenze e nuova capacità (formazione). Per ridare senso al nostro stare nel contemporaneo (cultura). Per governare gli sviluppi tecnologici e metterli al servizio dello sviluppo umano (tecnologia).

È una trasformazione che ci riguarda tutti, anche se non ne siamo pienamente consapevoli. E che ci riguarda tutti a prescindere dall’occupazione con cui normalmente riempiamo le nostre giornate.

L’intervento di Anna Laura Orrico nel corso del panel sul regolamento europeo IA moderato da Felicia Pelagalli. In foto anche Eleonora Faina e Diletta Huyskes.

Per questo oggi vale la pena ragionare insieme, dibattere, provare a capire, discutere di come governare la complessità.

Lo scopo dell’Intergruppo è anzitutto quello di alimentare e animare un dibattito nazionale su IA. Fare in modo che sia sempre meno una questione per addetti ai lavori, e che venga sempre di più vista come un grande tema di cittadinanza. Come impatta sulle imprese, certo. Ma anche sulla PA, sulla sfida educativa, sulla cultura.

Come ogni nuova tecnologia dirompente, l’intelligenza artificiale presenta grandi opportunità e grandi rischi.

Dipendono dall’intelligenza artificiale?

No.

Dipendono da noi. Dall’uso che ne faremo.

E prima ancora dal senso, dal valore che gli attribuiremo.

Con il direttore Emanuele Bevilacqua e il ministro Vittorio Colao.

Questo pomeriggio vuole essere un contributo a riflettere insieme, anzitutto in prospettiva. Abbiamo l’ambizione di farvi uscire da queste ore con qualche considerazione che non avevate ancora fatto, con qualche domanda, con qualche dubbio in più di quelli con cui siete arrivati qui alla Camera poco fa.

Ci tengo a ringraziare tutti gli ospiti che sono qui oggi, chi modera, chi interverrà, le startup che saranno premiate, i colleghi e le colleghe che interverranno, i ministri che ci raggiungeranno tra poco, al termine del Consiglio dei ministri che è in corso adesso.

E ci tengo a ringraziare Fortune Italia, per aver accettato con entusiasmo di dedicare due numeri della rivista al tema dell’Intelligenza artificiale.

Abbiamo deciso di fare questo evento alla Camera e poi 4 tappe in 4 città italiane. Saremo a Venezia il 18 marzo, a Cosenza il 31 marzo, a Torino il 12 aprile e da ultimo a Milano il 5 maggio.

I due numeri di Fortune Italia con gli inserti speciali dedicati all’intelligenza artificiale.

Faremo la nostra parte per far iniziare una grande mobilitazione intellettuale, produttiva, culturale e chiaramente istituzionale attorno al tema dell’IA, approfittando del contesto europeo, con il negoziato sul regolamento che prenderà i prossimi due anni, e del varo pochi mesi fa da parte del Governo della strategia nazionale su IA.

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Qui il programma completo dell’evento: https://www.fortuneita.com/conferenze/il-futuro-dellia/

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Alessandro Fusacchia

Vice Presidente per l'Impatto Sociale di Translated. Curatore del Festival del Pensiero Contemporaneo (Piacenza) e della Pratolungo Unconference (Rieti).