Fare ogni cosa diversamente

Alessandro Fusacchia
3 min readFeb 18, 2021
Il presidente del Consiglio Mario Draghi e il governo alla Camera dei Deputati, 18 febbraio 2021

Intervento in discussione generale in occasione del voto di fiducia al Governo presieduto da Mario Draghi (Camera dei Deputati, 18 febbraio 2021).

Grazie Presidente [Fico].

Signor Presidente del Consiglio [Draghi],

Lei arriva a guidare il Paese con una credibilità personale che non ha pari. Ma le strutture a sostegno della sua azione e di quella del Governo restano quelle della vigilia del suo arrivo.

Sono macchine pubbliche demoralizzate, fragilizzate da anni di disattenzione e tentativi di strumentalizzazione, e sospetto che quello da cui dovrà più guardarsi potrebbero non essere i discorsi di Giorgia Meloni, ma i romanzi di Franz Kafka.

Col voto di oggi lei si mette al vertice di una complessissima e disarticolata macchina dello Stato che ha bisogno di essere rigenerata. Su questo servono idee chiare, non solo sul da farsi, ma anche sul dove e come farlo.

“Dove” perché nuovi concorsi veloci per reclutare giovani con competenze diverse richiedono un’analisi rapida e precisa dei fabbisogni — dai ministeri ai comuni — che può discendere solo dagli obiettivi che ci diamo, e quindi da quel lavoro strategico sul Piano di Ripresa e Resilienza che lei ha richiamato ieri. “Come”, perché noi non abbiamo una PA normale, abbiamo una PA dove tutto diventa normale, e allora non basterà assumerli, questi giovani, servirà evitare che vengano normalizzati il giorno dopo la loro assunzione.

Presidente Draghi, lei è un modello per tanti.

Lo è stato per me, giovane funzionario a Bruxelles.

Lo sia oggi anzitutto per i giovani.

Lei incarna cosa può fare un giovane italiano che decide di impegnarsi, studiare, andare all’estero per formarsi, fare esperienza, tornare a servire il Paese.

Ieri al Senato ha detto che l’economia e la società ripartono se c’è fiducia. Trasmetta questa fiducia, renda attrattivo e appetibile il mestiere dell’impegno pubblico.

Il Paese ha un enorme bisogno di riscoprire l’orgoglio di vite condotte al servizio della comunità.

In ogni spazio di azione collettivo.

In ogni Pubblica Amministrazione.

In ogni scuola, dove la presa in carico degli studenti passa inevitabilmente da un enorme lavoro di cura dello Stato nei confronti dei nostri docenti.

Altrimenti, Presidente, Next Generation EU non funzionerà. Consegneremo a Bruxelles, al prossimo governo e alla prossima legislatura un Piano bellissimo. Fatto di progetti disegnati meglio, ma che resteranno inattuati. Perché le amministrazioni pubbliche li avranno conosciuti, ma non li avranno capiti; e perché non avremo nel frattempo fatto crescere nuove generazioni di cittadini pronti ad investire su loro stessi per rinnovare il mondo dell’impresa, le organizzazioni della società civile e le università, pronti ad inventare progetti di ricerca e mestieri nuovi.

Diventi, Presidente Draghi, il migliore datore di lavoro che ogni dirigente pubblico abbia mai avuto.

Diventi il miglior amico di ogni sindaco d’Italia.

Il miglior compagno di banco di ogni studentessa.

Nel mondo complesso di oggi la cosa più importante che un Paese possa fare è trasferire potere ai propri cittadini, è renderli forti.

Dando loro strumenti per affrontare qualsiasi mondo si ritroveranno a vivere: formazione “dall’asilo alla pensione”, incentivi per rimettersi in gioco; parità di genere e cultura intese come tutto ciò che può aiutarci a reimmaginare insieme un progetto di Paese.

Perché la sanità ci porterà fuori dalla pandemia. Ma solo la parità, solo la cultura ci porteranno da qualche parte.

Da noi, Presidente, lei e ognuna delle sue ministre e dei suoi ministri avrà comprensione e collaborazione anche fuori dagli schemi.

Faccia ogni cosa diversamente, e noi ci saremo. Non solo per proporre leggi, depositare emendamenti, presentare interrogazioni.

Ci saremo per tenere unita quest’Aula con il Paese là fuori, per moltiplicare le orecchie e gli occhi a disposizione delle istituzioni repubblicane.

Ci saremo, Presidente, per costruire tutto ciò di cui avremo bisogno quando, alla fine del suo mandato, ci sarà solo una cosa che non potremo permetterci.

Tornare indietro. Ricominciare daccapo.

Buon lavoro, Presidente Draghi. A lei e a tutto il governo!

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Alessandro Fusacchia

Vice Presidente per l'Impatto Sociale di Translated. Curatore del Festival del Pensiero Contemporaneo (Piacenza) e della Pratolungo Unconference (Rieti).